Riduci Lo Stress Al Lavoro Con La Resilienza
Sia che derivi da una to-do list lunga un chilometro o dai rapporti con i colleghi che si sono un po’ raffreddati, lo stress da ufficio è un dato di fatto. Da uno studio del 2012 dell’associazione americana degli psicologi (APA) emerge che per il 65% degli americani il lavoro è la primaria causa di stress. In un più recente studio del 2015 sempre l’APA conferma che il lavoro rimane una delle cause principali di stress.
Il ruolo delle HR
Cosa puoi fare per trasformare l’ufficio in un luogo più piacevole dove trascorrere la maggior parte della propria giornata? Come aiutare quei dipendenti in difficoltà?
Fai ricorso alla resilienza: è una qualità innata di ogni essere umano ed è uno dei più potenti strumenti di cui siamo naturalmente dotati, per gestire lo stress al lavoro. Aiutare i tuoi colleghi ad essere più consapevoli di questo strumento ti aiuterà a legittimare anche te stesso e il tuo ruolo all’interno dell’azienda. Vediamo come.
Quando si tratta di vita di ufficio, la percezione che si ha delle cose è tutto: che sia un progetto mal gestito o un collega insofferente, vedere tutto con negatività può creare altro stress e non proporre nessuna soluzione.
1)Vedere il bicchiere mezzo pieno
Se hai la possibilità di farlo evidenzia gli obiettivi che un dipendente ha già raggiunto piuttosto che mettere l’accento su ciò che ancora deve completare. Quando la to-do list è lunga e fitta è inutile sottolineare ciò che manca per completarla mentre è motivante e motivo di gratificazione evidenziare il lavoro già svolto.
2)Quando il piatto è mezzo vuoto
Se troppo lavoro da gestire può creare stress, allo stesso modo non avere abbastanza da fare provoca nel dipendente un senso di insoddisfazione che rende la vita d’ufficio molto pesante. Il fattore cruciale è essere in grado di affidare ad ognuno sufficiente lavoro stimolante che si adatti anche allo stile lavorativo del singolo: alcune persone amano ricoprire ruoli che prevedono molte interazioni sociali, mentre altri sono molto felici di scrivere o programmare in solitaria per ore. Conoscere i tuoi collaboratori è importante anche per capire che tipo di progetti affidare a ciascun membro del tuo team: il risultato finale sarà migliore e l’umore di tutti i collaboratori più frizzante.
3)Il lavoro inteso come una progressione
Molte ricerche tra cui quella condotta dalla professoressa Teresa Amabile della Harvard Business School e dal ricercatore Steven Kramer dimostrano che sentire il proprio lavoro come una progressione è la chiave per rimanere motivati e soddisfatti. Se i tuoi collaboratori non sono coinvolti da ciò che fanno, sarà molto difficile farli innamorare di nuovo del loro lavoro. Tutto questo andrà inevitabilmente ad influire sulle loro prestazioni e sul loro rendimento.
4)Mantenere il controllo
Aiuta i tuoi collaboratori a differenziare lo stress buono – che da energie per rispondere alle quotidiane pressioni dell’ufficio – e lo stress cattivo, quello che influenza le emozioni ed i comportamenti. Guidarli nella ricerca di questo equilibrio non solo li renderà più consapevoli e motivati, ma servirà anche a te per diventare il loro punto di riferimento.