Fraseologia Inglese Basica Per Non Sbagliare Ordinazione Al Ristorante

Quando si viaggia, parte fondamentale dell’esperienza è indissolubilmente legata al cibo. Odori, profumi, sapori diversi e lontani rappresenteranno alcuni tra i ricordi più forti che porterai a casa insieme ai souvenir per nonne e zie. Per evitare di ritrovarti a mangiare in squallidi ristorante italiani a Bangkok o Melbourne solo perché il menù è scritto nella tua lingua, è necessario conoscere una serie di espressioni basilari che ti offriranno molta più libertà di scelta. Viaggiare infatti è un’arte, con le sue regole e il suo vocabolario fondamentale e conoscerlo bene ti aiuterà a trasformare una vacanza in una vera esperienza.

Spesso sottovalutato, il momento dell’ordinazione al ristorante può trasformarsi in una gabbia di incomprensione linguistica che non metterà in imbarazzo solo te, ma anche il cameriere di turno. Se hai delle allergie devi saperlo comunicare, se sei vegetariano anche: ma come si dice? Oggi ti aiuteremo a prepararti per il tuo prossimo viaggio fornendoti tutta la fraseologia e il vocabolario per godertelo senza preoccupazione alcuna.

Let’s go!

ALLERGIE E INTOLLERANZE

Dopo aver consultato il menù e scelto il piatto, accertati che tra gli ingredienti non ce ne sia uno a cui sei allergico. Utilizza una di queste formule per chiederlo al cameriere:

  • I’m allergic to… gluten/milk/nuts/sesame
  • Does this dish have (allergy) in it?
  • Does the sauce have (allergy) in it?
  • Because I have a (allergy) allergy, can you cook my dish separate from the others?

Ingredienti che causano allergia:

  • gluten
  • wheat
  • nuts
  • sesame
  • strawberry
  • eggs
  • milk
  • seafood

LOOK AT THE MENU

Dai il tempo ai tuoi ospiti di controllare il menu, consiglia loro il “piatto forte” se sei un habituè del posto e aspetta che siano tutti pronti. Per verificare, puoi scegliere tra le opzioni: “Shall we order now?” oppure “Is everybody ready to order?” “I’m ready to order, do you need more time?

Per evitare quel silenzio imbarazzante durante la consultazione del menu che neanche in biblioteca, puoi decidere di confrontarti con i tuoi commensali. I migliori “ice- breaker” sono:

  • I think I know what I’m going to have. What about you?
  • If I were you, I would get/have the tuna. It’s delicious!
  • I can’t make up my mind, what would  you recommend?
  • Can I suggest the tuna tartare? It sounds great!
  • What’s the house specialty?
  • You can’t go wrong, everything is great here.

ORDER FOOD

Siete pronti ad ordinare. Se te la sei cavata con la reading del menu, adesso è il momento di mettere alla prova le tue listening  e speaking skills. Quando il cameriere si avvicina al vostro tavolo, presta bene attenzione a come esordisce in modo da rispondere in modo coerente ed adeguato. Può darsi che infatti vi offra inizialmente soltanto dell’acqua: “Can I bring you some water? Still or sparkling?”. In alcuni ristoranti potrebbero anche offrirvi la “tap water”, l’acqua del rubinetto: se sei tu ad offrire il pranzo, opta per l’acqua in bottiglia.

Se invece è il momento dei piatti, è probabile che utilizzi la seguente formula:

  • Hi, can I take your order? What would you like?

Ecco alcune risposte standard:

  • I’d like the house smoked salmon. con l’utilizzo dell’articolo determinativo “the” per riferirsi a un piatto specifico del menu.
  • I will have the lasagna “ anche nella formula contratta “I’ll…
Watch out!   Se opti per la carne (I’ll have the filet…) prima di tutto accertati di conoscere i tagli di carne di base (rib eye, sirloin, tenderloin, rump, potterhouse and t-bone) e poi aspettati la domanda “How would you like that cooked?”  a cui dovrai rispondere una delle seguenti: rear/medium rear/medium well/ well done.

PROPOSE A TOAST

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Se qualcuno dei commensali se ne esce con un: “I would like to propose a toast” non sta ordinando un tramezzino abbrustolito. Toast è il termine inglese che sta per “brindisi” ed esprime quindi l’intenzione di celebrare qualcosa. Con questo in mente, potrai essere tu il primo a proporlo con una delle seguenti formule:

  • “Cheers! Here’s to our successful partnership!”
  • “I’d like to propose a toast to…”
  • “Let’s raise our glasses to…”
  • “Here’s to your health”

A te la scelta!

EATING

busnDurante il pasto in realtà la conversazione varierà su altri temi (si spera). Tuttavia, è sempre una buona abitudine assicurarsi che gli ospiti siano contenti: potresti dunque fare domanda come:

  • How is your tuna?
  • My steak is so good, what about your lasagna?”,
  • “Your beef looks delicious, is it good?”

Inoltre, potrai trovarti a dover fare richieste “tecniche” come:

  • Could you pass me the salt please?,
  • I would like some more bread, shall we ask the waiter?

oppure rivolgere attenzioni ai tuoi ospiti con domande come

  • Some more wine?

PAY THE BILL

E poi giunge il momento critico che tutti vorrebbero evitare: il momento del conto. Non importa ciò che prevede il galateo e cosa suggeriscono i blog di business, c’è sempre una sorta di indecisione mista ad imbarazzo che mette in difficoltà entrambe le parti.

Per evitare di aggiungere anche il problema dell’inglese, qui ti proponiamo una serie di frasi standard che potrebbero salvarti:

  • “Excuse me! Can we have the bill/the check when you get a chance, please?anche se è consigliabile alzarsi ed andare a pagare alla cassa se si intende offrire il pasto.
  • Let us pay for thisin cui con us si intende l’azienda. Un modo diretto ma efficace.
  • You can get the next onesimile al nostro “a buon rendere”, “tu farai la prossima”
  • This one is on me
  • I insist da utilizzare in caso di “diatriba”.

SAY GOODBYE

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Il pranzo è finito e finora tutto bene. Lascia un bel ricordo ai tuoi commensali salutandoli in modo professionale ed entusiasta allo stesso tempo. Ovviamente il tipo di congedo dipende dalle circostanze, abbiamo stilato una lista delle più comuni, scegli il tuo saluto in base alla situazione!

  • “It’s getting late, we’d better let you get back to your hotel”
  • “It’s been such a lovely lunch”
  • “We’d probably better get going”
  • “Let’s get the check”
  • “I had a wonderful time”
  • “What an enjoyable evening”
  • “Thank you for the lunch. We had a lovely time. “
  • “The pleasure was all mine.”