Le 10 Parole Inglesi Che (Forse) Non Sai Pronunciare
A chi non è successo, almeno una volta, di vedere la cameriera londinese strabuzzare gli occhi e rispondere “Can you repeat, please?” al maldestro tentativo di ordinare un banale “ambùrger”?
Non si tratta di stereotipato snobismo inglese, ma di una vera questione di pronuncia, perché anche i suoni sono importanti.
Ma quali sono le parole che mettono più in difficoltà gli italiani? Noi di Fluentify – piattaforma per migliorare l’inglese – abbiamo condotto un’indagine con i nostri insegnanti madrelingua, e chiesto a Katie di registrarne la pronuncia corretta (con accento americano, precisamente di New York).
Ecco quindi la nostra classifica delle 10 parole inglesi che probabilmente sbagli a pronunciare.
10. Heart – /hɑːt/
La H ad inizio parola e la r quasi muta ne rendono ostica la pronuncia. Facile da confondere con hurt, earth, hard, il rischio di fraintendimenti è dietro l’angolo (soprattutto in ambito sentimentale!)
9. Island /ˈaɪlənd/
Secondo Katie, questa è una vera e propria cartina tornasole per identificare i non madrelingua. Spesso infatti anche chi parla inglese con buona proprietà di linguaggio commette l’errore di pronunciare la “s”!
8. Development /dɪˈveləpmənt/
Quante volte ci siamo ritrovati davanti allo specchio a provare il discorso che ci aprirà le porte al lavoro dei nostri sogni a Boston? E proprio quando pensiamo di aver raggiunto il livello native speaking, ci tradiamo con un italianissimo “develòppement”. Qui la difficoltà sta nell’accento.
7. Pregnant /ˈpregnənt/
I migliori anni della scuola materna spesi ad imparare il suono “gn” di parole come gnocco, lavagna, gnomo per poi scoprire che in molte altre lingue questo suono non esiste. E l’inglese è una di queste. Dimenticatevi degli insegnamenti della maestra Rosa e pronunciate preg-nant, mag-netic, ig-norant.
6. Women /ˈwɪmɪn/
Banale, lo sanno tutti che il plurale di woman è l’irregolare women e tutti ci sentiamo immuni dall’errore. Ma se lo scongiuriamo con lo scritto, è la sua pronuncia a trarci in inganno. Si scrive women ma si legge “wimin”. Mettiamoci l’anima in pace.
5. Management /ˈmænɪdʒmənt/
In un’epoca in cui, per non fare torto a nessuno, ogni impiegato in azienda è Manager di qualcosa, sarebbe bello fare chiarezza una volta per tutte sulla corretta pronuncia del sostantivo corrispondente –management. Ancora una volta chiediamo aiuto a Katie e niente più brutte figure con il nostro capo americano.
4. Beach /biːtʃ/
Un’unica, a noi quasi impercettibile variazione di suono può essere causa di spiacevoli fraintendimenti. Meglio correre ai ripari e imparare la sottile differenza di pronuncia tra beach /biːtʃ/ e bitch /bɪtʃ/. Ci riesci?
3. Scissors /ˈsɪzəz/
Vocabolo che abbiamo imparato a conoscere fin dai primi anni delle scuole elementari. Nessun pericolo di essere fraintesi qui, piuttosto quello di non essere capiti, data la nostra tendenza (assolutamente legittima) a pronunciare il suono di ogni singola lettera di cui una parola è composta. Ascoltate Katie e noterete la differenza.
2. Recipe /ˈresɪpɪ/
Ovvero “ricetta”. Qui incombiamo in due tipi di errori: ci sono quelli che “strafanno” ed azzardano un “resaip” (nell’alfabeto inglese la i si legge /aɪ/) e quelli che tagliano l’ultima vocale “e”. In più, anche l’inusuale accento sulla prima sillaba /ˈre/ può indurre in errore. Importante anche distinguere la recipe dalla receipt (ricevuta).
1. Fluentify /’flʊentɪfaɪ/
Incredibile ma vero, anche i fondatori della piattaforma per imparare l’inglese hanno per mesi sbagliato a pronunciare il nome da loro stessi inventato. Dopo una lunga e attenta ricerca, vi confermiamo che l’accento corretto è Flùentify.