I 12 Modi Di Dire Più Usati Negli Uffici Inglesi
L’inglese è una lingua ricchissima di modi di dire che possono mettere in difficoltà anche il più esperto conoscitore della grammatica. Il pericolo di perdersi durante una conversazione di lavoro è dietro l’angolo e per integrarsi alla perfezione in un ambiente di lavoro anglofono è necessario conoscere un buon numero di“idioms”. Per evitare di incappare nei più tipici errori che commettono gli italiani ti consiglio di leggere attentamente questo articolo.
Oggi vogliamo mettere l’accento sui modi di dire che, per il loro significato e campo semantico, vengono utilizzati più spesso sul luogo di lavoro. Conoscerli ti permetterà di non rimanere a bocca aperta e con un’espressione interdetta di fronte a un collega che la mattina in ufficio esordisce con: “I burnt the midnight oil”! (ho lavorato fino a notte fonda).
1- The ball is in our/your/their court
(We completed our part of the project, now the ball is in their court to follow through with their promises.)
L’origine di questo idiom appartiene al mondo dello sport. Il “court” infatti è il campo da tennis e, come si può dedurre facendo una traduzione letterale (la palla è nella vostra metà campo), il significato di questa espressione è proprio quello di “tocca a voi, a voi la mossa”. Utilissimo in ambito di negoziazioni!
2- We/they missed the boat on that one
(If we had been more organized we could have requested more funding. We really missed the boat on that one.)
Possiamo notare una certa somiglianza con il nostro “abbiamo perso il treno” ed effettivamente il significato di questo idiom è lo stesso, ciò che cambia è soltanto il mezzo di trasporto. Piccolo appunto da grammar nazi: il verbo da usare in questi casi è comunque sempre MISS e non LOSE!
3- Back to the drawing board
(The boss didn’t like our proposal for the new campaign so it’s back to the drawing board people.)
Come spesso abbiamo sottolineato, l’inglese ricorre ad immagini evocative per esprimere meglio i concetti. E’ proprio questo il caso di “Back to the drawing board” per dire RICOMINCIARE DA CAPO quando un piano è stato fallimentare. Una variante è l’espressione “go back to square one”, anch’essa molto comune.
4- To beat around the bush
(I don’t want to beat around the bush so I’ll tell you exactly what we’re hoping to get out of this collaboration.)
Quando ti rendi conto che un tuo collega tergiversa e non riesce a dirti che l’ultimo progetto di cui tu sei a capo non è di suo gradimento, puoi interromperlo dicendo: “Stop beating around the bush and tell me what you think!”. Questo modo di dire si utilizza proprio quando qualcuno sta girando attorno ad un argomento senza andare al punto (get to the point).
5- We’ll cross that bridge when we come to it
(It might be a problem that we don’t have all of the information we need for this part, but we’ll cross that bridge when we come to it)
L’idiom preferito dei procrastinatori e dei fan dell’ “hic et nunc”, è comunque molto utilizzato negli uffici anche da manager e boss. Quante volte ad un’obiezione ti sarai sentito rispondere “Ci penseremo quando sarà il momento”?
La zia Assunta risponderebbe: “Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi!”
6 – Half-baked
(The project is half-baked to me and I think it will be a total failure. It would need more time in the oven).
Ti sarà capitato di avere fretta in cucina e di togliere una torta dal forno prima del tempo. Sicuramente non sarà stato il dolce meglio riuscito della tua vita. Quest volta l’inglese ricorre proprio al mondo culinario per descrivere un progetto che è stato realizzato in modo affrettato ed approssimativo. Half-baked, appunto.
7- To hear on the grapevine
(I heard on the grapevine that he is finally ready to sell his company.)
Paragonabile al nostro “un uccellino mi ha detto…”, quest’espressione vi può salvare quando non vi volete sbilanciare in circostanze di speteguless aziendale, durante cene di lavoro o coffee break.
8- To bite off more than you can chew
(Let’s not bite off more than we can chew. We can commit to this part of the project, but the second step would be really difficult so let’s wait and see how the first part goes.)
Sicuramente uno tra i più famosi idioms grazie anche al contributo di Frank Sinatra che nella sua “My way” canta “When I bit off more than I could chew”, è il corrispondente del nostro “fare il passo più lungo della gamba”.
9- To sit on the fence
(He is sitting on the fence and it is really delaying our ability to move forward with the deal, we might lose it all together!)
L’immagine di qualcuno seduto su una recinzione (fence) rappresenta in modo esaustivo il significato di questo idiom: to be sitting on the fence vuol dire non prendere una posizione, non schierarsi o rimandare una decisione.
10- In a nutshell
(In a nutshell, I told my boss I will quit if I don’t get a raise soon).
Forse uno dei modi di dire più evocativi, tanto che è quasi impossibile spiegarne il significato. La traduzione che più si avvicina è “in due parole, per farla breve”, insomma…in a nutshell!
11- Let’s not put all of our eggs in one basket
(Let’s not put all of our eggs in one basket, we’ll be risking a lot by putting all of our resources on this one project. I think it would be better if we invest in a few smaller projects.)
Anche in questo caso l’inglese utilizza immagini dirette per esprimere meglio i concetti rispetto al nostro banale “gettarsi a capofitto”. In effetti, se metti tutte le uova in un cesto, questo rischia di rompersi e con esso anche le uova. Non concentrarsi soltanto su un progetto e mettere le “uova” in diversi cesti può avere i suoi vantaggi!
12- To be on board with
(We have to get all of the team leaders on board with our proposal to extend the deadline, that way it doesn’t seem like we were the only ones behind!)
In ambito lavorativo, è sempre molto difficile essere tutti d’accordo ed allineati sui progetti e sui lavori da svolgere. In quelle rare occasioni in cui ciò avviene però, avrai a disposizione l’idiom perfetto. Sorprendi il tuo team esclamando:”I’m glad we’re all on board with it!”
Prova a memorizzarne uno al giorno e cerca di utilizzarlo tutte le volte che le circostanze lo permettono… ti chiederai come facevi ad esprimerti prima!