L’abitudine tutta italiana che non aiuta a parlare inglese
Avete visto Wag the dog? Ed Eternal sunshine of the spotless mind? Probabilmente sì, ma non lo sapete. Questi sono infatti i titoli originali dei film noti al pubblico italiano come Sesso e potere e Se mi lasci ti cancello. L’abitudine di tradurre tutto nella propria lingua può far perdere significati importanti o depistare il potenziale spettatore. In particolare nel caso del secondo lungometraggio (vincitore di un premio Oscar), il cui titolo italiano preannuncia al massimo una commedia demenziale con Owen Wilson e Adam Sandler.
Eclatante anche il caso del titolo originale di Sesso e potere, che fa riferimento al detto americano ‘don’t let the tail wag the dog’. Questo proverbio letteralmente significa “non permettere che la coda scuota il cane”, inteso come un invito ad evitare che le cose di minore importanza distolgano l’attenzione da quelle più urgenti.
Lost in translation
L’Italia è uno dei paesi in cui è più diffusa l’abitudine di doppiare i film stranieri, forse anche per la qualità dei professionisti nostrani in questo campo. La comodità di poter vedere le star di Hollywood recitare nella lingua di Dante può però costare cara.
In un mondo in cui essere fluent in inglese è ormai fondamentale, vedere i film in lingua originale sarebbe un’ottima opportunità per esercitarsi senza quasi accorgersene. Purtroppo però trovare sale con proiezioni in lingua è difficile, e spesso i lungometraggi proposti sono più di nicchia della registrazione in svedese del Flauto Magico di Mozart. Basti pensare che questa settimana su 20 cinema a Milano soltanto 2 prevedono proiezioni non doppiate in italiano.
Oltretutto, il prezzo da pagare non è soltanto la perdita di un’opportunità per imparare l’inglese. La comodità di poter vedere i lungometraggi in italiano ha anche un’altra conseguenza: molti non sentiranno mai le voci originali di grandi attori che abbiamo imparato a conoscere in ore passate davanti al grande schermo. Personaggi che suscitano in noi emozioni forti, idoli di cellulosa che spesso accompagnano le nostre vite.
Guardate ad esempio questa scena tratta da Dead poets society che per gli italiani è diventato L’attimo fuggente. Tutti riconoscerebbero il viso di Robin Williams, pochi la sua vera voce:
Internet è una fonte inesauribile di materiale, anche gratuito e legale, per esercitare le proprie capacità linguistiche. Forse è ora di vincere la pigrizia e lanciarsi nell’ascolto in lingua originale, piuttosto con brevi clip. Una risorsa molto interessante è il canale YouTube “Movieclips“, che raccoglie spezzoni di film in alta qualità. Cosa ne pensate?