L’Arte Del Business Lunch: Come Costruire Una Partnership
In molte parti del mondo i pranzi di lavoro rappresentano una parte importante del “fare affari” e condividere un pasto è un modo per creare relazioni o per festeggiare una partnership. Nella cultura cinese per esempio gli affari più importanti si concludono spesso al tavolo di un ristorante. Questa usanza è molto diffusa anche in Occidente – innumerevoli film americani, ma non solo, ce lo hanno insegnato – tanto che esiste un vero e proprio codice di comportamento da osservare e un’etichetta a cui fare riferimento. Quando si partecipa a un pranzo di lavoro non si tratta mai solo di cibo, che diventa un piacevole sottofondo per discorsi molto più impegnati.
Nel contemporaneo mondo degli affari un pranzo di lavoro è un rituale che non devi prendere sottogamba: ordinare correttamente , usare bene le stoviglie e saper suggerire un piatto ai tuoi ospiti può fare la differenza e sicuramente lascerà un ricordo positivo ai tuoi commensali. Ci sono quindi alcune regole che dovrai seguire per NON rendere il pranzo memorabile per i motivi sbagliati. Intanto puoi rinfrescarti la memoria con la guida al Business English e prepararti ad argomentare con sicurezza ogni tipo di tematica.
Adesso andiamo un po’ più nello specifico e vediamo un po’ di fraseologia base da utilizzare quando sei già seduto al tavolo e aspetti di fare l’ordinazione al cameriere. Ricordati di mettere a proprio agio i tuoi ospiti e partner commerciali rompendo il silenzio con delle small talks, conversazioni leggere e divertenti. Evita di trattare argomenti di cronaca o di attualità e prediligi temi meno rischiosi, che non comprendano politica e relazioni internazionali. Mai esporsi così tanto – soprattutto a pranzo- su tematiche così delicate!
LOOK AT THE MENU
Dai il tempo ai tuoi ospiti di controllare il menu, consiglia loro il “piatto forte” se sei un habituè del posto e aspetta che siano tutti pronti. Per verificare, puoi scegliere tra le opzioni: “Shall we order now?” oppure “Is everybody ready to order?” “I’m ready to order, do you need more time?”
Per evitare quel silenzio imbarazzante durante la consultazione del menu che neanche in biblioteca, puoi decidere di confrontarti con i tuoi commensali. I migliori “ice- breaker” sono:
- I think I know what I’m going to have. What about you?
- If I were you, I would get/have the tuna. It’s delicious!
- I can’t make up my mind, what would you recommend?
- Can I suggest the tuna tartare? It sounds great!
- What’s the house specialty?
- You can’t go wrong, everything is great here.
ORDER FOOD
Siete pronti ad ordinare. Se te la sei cavata con la reading del menu, adesso è il momento di mettere alla prova le tuelistening e speaking skills. Quando il cameriere si avvicina al vostro tavolo, presta bene attenzione a come esordisce in modo da rispondere in modo coerente ed adeguato. Può darsi che infatti vi offra inizialmente soltanto dell’acqua: “Can I bring you some water? Still or sparkling?”. In alcuni ristoranti potrebbero anche offrirvi la “tap water”, l’acqua del rubinetto: se sei tu ad offrire il pranzo, opta per l’acqua in bottiglia.
Se invece è il momento dei piatti, è probabile che utilizzi la seguente formula:
- “Hi, can I take your order? What would you like?”
Ecco alcune risposte standard:
- “I’d like the house smoked salmon.” con l’utilizzo dell’articolo determinativo “the” per riferirsi a un piatto specifico del menu.
- “I will have the lasagna “ anche nella formula contratta “I’ll…”
Watch out! Se opti per la carne (I’ll have the filet…) prima di tutto accertati di conoscere i tagli di carne di base (rib eye, sirloin, tenderloin, rump, potterhouse and t-bone) e poi aspettati la domanda “How would you like that cooked?” a cui dovrai rispondere una delle seguenti: rare/medium rare/medium well/ well done.
PROPOSE A TOAST
Se qualcuno dei clienti/commensali se ne esce con un: “I would like to propose a toast” non sta ordinando un tramezzino abbrustolito. Toastè il termine inglese che sta per “brindisi” ed esprime quindi l’intenzione di celebrare qualcosa. Con questo in mente, potrai essere tu il primo a proporlo con una delle seguenti formule:
- “Cheers! Here’s to our successful partnership!”
- “I’d like to propose a toast to…”
- “Let’s raise our glasses to…”
- “Here’s to your health”
A te la scelta!
EATING
Durante il pasto in realtà la conversazione varierà su altri temi (si spera). Tuttavia, è sempre una buona abitudine assicurarsi che gli ospiti siano contenti: potresti dunque fare domanda come:
- “How is your tuna?”
- “My steak is so good, what about your lasagna?”,
- “Your beef looks delicious, is it good?”
Inoltre, potrai trovarti a dover fare richieste “tecniche” come:
- “Could you pass me the salt please?”,
- “I would like some more bread, shall we ask the waiter?”
oppure rivolgere attenzioni ai tuoi ospiti con domande come:
- “Some more wine?”
PAY THE BILL
E poi giunge il momento critico che tutti vorrebbero evitare: il momento del conto. Non importa ciò che prevede il galateo e cosa suggeriscono i blog di business, c’è sempre una sorta di indecisione mista ad imbarazzo che mette in difficoltà entrambe le parti.
- “Excuse me! Can we have the bill/the check when you get a chance, please?” anche se è consigliabile alzarsi ed andare a pagare alla cassa se si intende offrire il pasto.
- “Let us pay for this” in cui con us si intende l’azienda. Un modo diretto ma efficace.
- “You can get the next one” simile al nostro “a buon rendere”, “tu farai la prossima”
- “This one is on me”
- “I insist” da utilizzare in caso di “diatriba”.
SAY GOODBYE
Il pranzo è finito e finora tutto bene. Lascia un bel ricordo ai tuoi clienti o futuri partner salutandoli in modo professionale ed entusiasta allo stesso tempo. Ovviamente il tipo di congedo dipende dalle circostanze, abbiamo stilato una lista delle più comuni, scegli il tuo saluto in base alla situazione!
- “It’s getting late, we’d better let you get back to your hotel”
- “It’s been such a lovely lunch”
- “We’d probably better get going”
- “Let’s get the check”
- “I had a wonderful time”
- “What an enjoyable evening”
- “Thank you for the lunch. We had a lovely time. “
- “The pleasure was all mine.”