Arricchisci Il Tuo Vocabolario E Impara Nuovi Modi Di Dire Inglesi!
L’inglese è, quasi per definizione, la lingua della comunicazione. Rende possibile quel meraviglioso atto che è lo scambio di opinioni, che sia per lavoro o per studio, dalle Alpi alle Ande.
Milioni di persone ogni giorno utilizzano questa lingua, ma in quanti (native esclusi) conoscono le tante sfaccettature semantiche dell’inglese?
Un dato: l’inglese è la lingua moderna che vanta il vocabolario più vasto, tanto che Il Global Language Monitor ha annunciato che la lingua inglese ha superato la soglia di 1.000.000 di lemmi il 10 giugno del 2009. L’inglese ha l’incredibile abilità di accettare parole nuove, anche se generate dall’altra parte del mondo e di integrarle in una lingua dall’interessante storia grammaticale. Per approfondire queste tematiche ti consigliamo di dare un’occhiata a queste risorse.
Per provare a restituirti una piccolissima parte di questa grande tradizione oggi tratteremo un tema davvero interessante: scegliere sempre la parola giusta da inserire nel contesto giusto. Supera a testa alta la fase necessaria e fisiologica in cui parli inglese come un libro di grammatica delle medie e inizia a rendere tua questa splendida lingua.
Ti faccio un esempio, quando parli con qualcuno e vuoi dire “lo sto fissando”, ti verrebbe naturale dire “I’m looking at him” quando invece sarebbe più corretto dire “I’m staring at him”. Lo abbiamo già detto e continueremo a ripeterlo: le parole sono importanti e bisogna usare quelle corrette.
Ecco perché non puoi perderti questa summa di alcune tra le parole inglesi maggiormente usate fuori contesto. Faremo un po’ di chiarezza sull’utilizzo di parole diverse ma dal significato simile e vedremo insieme qual è il contesto più adatto ad utilizzare l’una o l’altra e perché.
Fidati di noi e vedrai che questa lezione darà una lucidata al tuo inglese!
Buona lettura!
Group 1: see, look at, watch, glance, glimpse, stare, gaze, skim, scan, peek, peep, peer
Iniziamo dalla sfera sensoriale a cui fanno riferimento tutti questi termini: la vista. Per una comunicazione base in inglese, è chiaro che puoi ricorrere al primo vocabolo che ti viene in mente (generalmente to see o to watch, non è vero?), ma se vogliamo fare quel salto di qualità e poter finalmente dire: I master the language, ti sarà utile conoscere i termini che esprimono le diverse sfumature del concetto “vista”.
See: Every morning, I see a mother kissing her little child in the courtyard
È il corrispondente del nostro “vedere” inteso come azione passiva.
Watch: While I love watching movies at the movie theater, I hate watching television.
La definizione è “guardare per un periodo di tempo prolungato”, e generalmente si utilizza con “televisione, film, cartone animato, video”, etc. Molto importante dunque in quest’epoca di multimedialità sfrenata!
Look at: Look at that man on his skies, he seems like he’s flying!
Il verbo di riferimento è di nuovo “guardare”, ma questa volta il tempo dell’azione è molto limitato, tanto che quando la vista di qualcosa ci sorprende, l’esclamazione corretta è: Look at that! (e non Watch that!)
Glance: The man at that table keeps glancing at you. I think he has a crash on you!
“Dare un’occhiata, lanciare uno sguardo, buttare un occhio”, questo il senso di questo verbo che viene solitamente accompagnato dalla preposizione at. Attenzione! Molto comune anche nella forma di sostantivo (to have a glance at something) e nelle formule at a glance, at first glance.
Glimpse: I saw a glimpse of light at the end of the tunnel and I knew we were almost finally out.
Se nel caso precedente l’azione era intenzionale, qui c’è una non intenzionalità da parte di chi guarda. Di qui, la nostra traduzione in “intravedere, vedere di sfuggita”. Again, le formule catch a glimpse, get a glimpse of sono molto amate dai native!
Stare: Why are you staring at me like that? Stop it, you’re scaring me!
Il contrario dei due verbi precedenti! Il verbo to stare indica proprio uno sguardo prolungato nel tempo e può tradursi con il nostro “fissare” e generalmente ha un’accezione negativa. Ti ricordi il film di George Clooney “L’uomo che fissava le capre”? Beh, per una volta l’italiano non si è inventato niente; il titolo inglese è proprio “The man who stares at goats”.
Gaze: He gazed into my eyes and asked me to marry him.
Fissare con lo sguardo, questo il significato del verbo. Ma come avrai dedotto dall’esempio, l’accezione è di solito positiva e viene utilizzato in contesti romantici per esprimere intensità di sentimenti.
Peek: Peter allowed me to peek at some of his latest pictures. They’re amazing!
L’ultimo termine che ti permetterà di avere padronanza di questa sfera semantica. Se vuoi esprimere il concetto di “dare una sbirciatina”, “sbirciare”, questo è il verbo che fa per te!
Group 2: travel, trip, voyage, journey
Ecco il secondo gruppo di parole con significato simile ma utilizzate in contesti diversi. Questo gruppo include parole riferite al viaggio, in tutte le sue varianti.
Travel: If I had the money, I would travel all around the world.
Il termine più usato in assoluto come verbo, sostantivo o aggettivo. Indica lo spostamento da un posto all’altro in generale.
Trip: I went on a road trip around France last weekend, it was great!
Il significato è quello “viaggio” inteso come vacanza o comunque come permanenza fuori casa. Utilizzato solo come sostantivo.
Voyage: The voyage across the Athlantic ocean was so long!
Termine derivante dal francese, si utilizza come sostantivo generalmente per indicare un viaggio in nave, come una traversata.
Journey: Did you have a good journey? Yes, a bit long though.
Più amato dai britannici che dagli americani, questo termine indica in modo più specifico la distanza tra il punto di partenza e quello di arrivo, qualunque sia questa distanza. Può quindi essere utilizzato al posto di “volo” (“How was the journey?” invece di “How was your flight?”).